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Carla Marescalchi (1926-2021)

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Raffaelli Editore: Dall'io al sé - Trasmutare il piombo in oro - Sguardi - Conforto di Stelle - 

La Poesia e la Pittura di Carla Marescalchi

Limbo

Un tempo

le grandi illusioni

splendevano in me.

Le ho lasciate spegnersi

ad una ad una

di giorno in giorno

senza lottare.

Questa è la mia colpa

e la mia pena

è un limbo vuoto

senza il conforto

di vivi e di morti.

Cupra Marittima

Il verde

tenero e vivo

dei pini

canta

sul violetto del cielo

sul turchino del mare.

Sull’onda assorta

un plenilunio di sangue

insinua

presagi

d’apocalisse.

Tramonto

E’ l’ora silente

del tramonto:

nelle brume violette

si stempera

l’asprezza delle cose

per divenire sogno.

Canto d’addio.

Un coro superstite

di grilli

canta

un addio accorato

alla terra

contaminata.

Delirio dell’ego.

Dentro le vene vischiose

s’addensa la scoria

di un animo

che brucia

di rancore cieco

tra il sabba

delle cellule

impazzite.

Ultima sconfitta

Non ho toccato ancora

l’ultima sconfitta

affondo lentamente

senza scampo

nell’abisso

cieco di stelle.

Vuoto d’anima

Non duole più

la vita.

Anche l’ultimo

dolore

è un rimpianto.

Non resta

che il vuoto

mascherato di vita.

Il mio deserto

Nel mio deserto

non c’é sorgente segreta

né rugiada notturna

per la mia arsura.

Santo Graal

Il santo Graal

non è un mito.

E’ sepolto

nel profondo

del cuore.

Una crociata

quotidiana

attende ognuno

per svelare

il tesoro segreto.

Primo amore

Non ero pronta

ad incontrarti

così folgorante,

amore.

Tremavo d’ansia

e di speranza

dubbiosa

del tuo sentire.

Al tuo sguardo

alla tua voce

il ritmo del sangue

impazziva.

Per te pregai

trepidante

e sognai fughe

remote dal mondo

con te.

Troppo era splendido il sogno:

quando mi offristi il tuo amore

non seppi accoglierlo,

per non bruciarmi

nel viverlo,

ignara

dell’interminato rimpianto.

Fiore tardivo

Nel giardino disfatto

da brume autunnali

s’apre incauto

un fiore tardivo

stremato di freddo

e d’amore.

Sera estiva

Vapori violacei

gravano sulla città

intorpidita di caldo:

non una stella

vince

l’opaca coltre

di malessere.

Sole livido

Tra lo schermo

di nubi compatte

filtra

nell’aria allucinata

il nucleo

di un sole livido:

atomo d’odio

dilatato dal Maligno

sul marasma

della terra.

Urlo

Urlo

la mia pena

umana

agli spazi interminati

fasciati d’etere.

A un neonato

Grumo di carne trepida

urli la perdita

dell’infinito

per una vita breve

lunga di sconfitte,

ardua di conquiste,

sino al rantolo

che sigilla il ritorno

nella Luce divina.

Madre (VI)

Perché, madre, soffri

aspettando da me

affetti umani?

Non hai compreso

che sono ormai

un fantoccio inerte

a cui si è spezzata

la molla del cuore?

Mantra

Dolce litania

di mantra Vedico

m’insinua

nel lago profondo

dell’essere.

Vita silente

Nel groviglio del buio

vedo brulicare

le vene fluorescenti

delle cose

vive

di vita silente

ignota

agli umani

superbi.

Aurora

Fanfara

di raggi dorati

accende

l’aria immota

del primo mattino.

Vento della Vita

Pietra inerte

da millenni

invidio

l’effimero fiore

che vibra

d’amore totale

nel vento

della Vita.

Aliti sovrumani

Nel silenzio vibrante

della notte

respiro

aliti

sovrumani

che il frastuono

del giorno

soffoca.

Bosco

Mormorio fresco

d’acque ombrose

placa

nella memoria

l’arido

inferno

di città.

Husky

Occhicerulo figlio del Nord

ululi a lungo alla luna

rivivendo le distese innevate

dove sogni ancora

di trainare una slitta veloce

nel vento delle notti bianche.

Poi torni alla cara dimora

dove giorno dopo giorno

doni e ricevi amore.

E l’ululo primordiale

si attenua in mugolio d’affetto,

e gli occhi, non più stretti dal gelo,

si dilatano di tenerezza infinita.

Oroscopo

Arduo

è il responso

delle stelle amiche:

catena di prove attende

chi non si libera

scegliendo d’amare

secondo la legge

di Dio.

Maschera

Non duole più

la vita:

anche l’ultimo dolore

è un bene

da rimpiangere.

Non resta

che il vuoto

mascherato di vita.

Fede, Speranza, Carità

Bastioni di Fede

fiumane di Speranza

fuochi di Carità

sono un miraggio remoto

per l’anima consunta

dallo stillicidio

del nulla quotidiano.

Dolore amico

Non ho avuto in sorte

amici veri

se non il dolore

che colma

di eroica presenza

il vuoto

del nulla.

Barabba

Estrema

insperata salvezza

avrò dal Cristo

come Barabba?

Dopo una vita

di sottomissione

alle lusinghe

del Maligno?

Incontro con Leopardi

Anestesia,

per sopravvivere

a macigni

di angoscia,

mi ha bloccato il cuore

sino alla paralisi.

L’incontro

con il poeta

del pianto eroico e

appassionato

dell’anima

lo ha risvegliato

a un dolore

vissuto con amore

e cantato alle stelle.

Fratello divino

Delusa da affetti umani

ormai spenti,

ardo

dal desiderio unico

di un amore perfetto

assoluto

ed eterno

che solo il divino

può donarmi.

I due Padri

Bimba intimorita

da una madre severa

mi affidavo

con amore infinito

al mio tenero padre

troppo presto perduto.

Davanti alla tua tomba

ho urlato la mia solitudine

al cielo lontano

sono morta dentro

con te.

Soltanto ora

dopo una vita

ho compreso

che il Padre celeste

era sceso accanto a me

non veduto,

e Tu

con Lui.

Fra cielo e terra

Esseri della caduta

non più perfetti

come fummo creati

dal Padre,

non ancora perfetti

come a Lui torneremo

purificati dalle prove,

lottiamo ogni giorno

fra cielo e terra.

.

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