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Carla Marescalchi (1926-2021)

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Raffaelli Editore: Dall'io al sé - Trasmutare il piombo in oro - Sguardi - Conforto di Stelle - 

La Poesia e la Pittura di Carla Marescalchi

Ho scelto e rivisto nei titoli e anche nei versi, alcune tra le poesie pubblicate e che oggi ritengo rappresentative del mio percorso interiore.

Ogni titolo rimanda alla pagina e al libro dove si trova la versione originale pubblicata, con queste indicazioni:

rosso (Dall’io al sé – Raffaelli Editore 2008)

giallo (Trasmutare il piombo in oro – Raffaelli Editore 2009)

verde (Sguardi – Raffaelli Editore 2009)

azzurro (Conforto di stelle – Raffaelli Editore 2010)

La selezione è ispirata a tre fasi:

Angoscia, Ricerca, Risveglio.

precedute da un prologo, con una “meta-poesia”

1 Poesia è vita (azzurro, p. 9)

Angoscia

2 Rispettabilità (rosso, p. 18)

3 Confessione (rosso, p. 17)

4 Attesa (rosso, p. 23)

5 Il gioco della vita (rosso, p. 25)

6 Ed è subito notte (rosso, p. 27)

7 Cuore spento (verde, p. 16)

8 Primavera cittadina (verde, p. 18)

9 Plenilunio in città (verde, p. 20)

10 Parco di Villa Ghigi (verde, p. 24)

11 Gelsomino d’inverno (verde, p. 36)

12 1945 III(azzurro, p. 15)

13 Recita quotidiana (azzurro, p. 21)

14 Senza bandiera (azzurro, p. 22)

15 Quando, come (azzurro, p. 26)

16 Fugit irreparabile tempus (azzurro, p. 31)

17 Fanfara (azzurro, p. 32)

18 Madre I(azzurro, p. 35)

19 Madre V (azzurro, p. 39)

Ricerca

20 La mia vita (rosso, p. 33)

21 Primavera (verde, p. 41)

22 Il pettirosso (verde, p. 50)

23 Frammenti d’eterno (verde, p. 15)

24 Pergolato (verde, p. 17)

25 Minuetto (rosso, p. 39)

26 Conforto di stelle (giallo, p. 28)

27 A fame, peste et bello libera nos Domine (giallo, p.23)

28 Vecchio gabbiano (verde, p. 59)

29 Pietra o diamante? (rosso, p. 36)

30 Dies illa (giallo, p. 32)

31 “Poveri morti affaccendati” (Pirandello) (giallo, p. 33)

32 Rialzarsi (azzurro, p. 48)

33 Conforto di stelle II (azzurro, p. 50)

34 Silenzio interiore (azzurro, p. 55)

35 Orsacchiotto di peluche (rosso, p. 42)

36 Amarmi (giallo, p. 31)

37 Attesa del risveglio (azzurro, p. 47)

38 Compianto (azzurro, p. 76)

39 Grido (giallo, p. 25)

40 Nebbia (giallo, p.44)

41 Grazia (rosso, p. 35)

42 Speranze eterne (azzurro, p. 67)

43 Respiro cosmico (azzurro, p. 68)

44 Onda d’amore (verde, p. 51)

45 Oasi segreta (azzurro, p. 51)

46 Zodiaco (azzurro, p. 57)

47 Attesa II(azzurro, p. 58)

48 Mistiche ali (azzurro, p. 53)

49 Al termine della notte (azzurro, p. 64)

50 Per amore (giallo, p. 50)

51 Amore perduto(verde, p. 53)

52 Notte sacra (giallo, p. 47)

53 Felicità (verde, p. 35)

54 E’ tempo (giallo, p. 52)

55 Diamante segreto (giallo, p. 53)

56 Pace (giallo, p. 51)

57 Sconfitta dell’ego (rosso, p. 32)

58 L’amore non dato (giallo, p. 57)

59 Gratitudine (giallo, p. 58)

60 Guarigione (azzurro, p. 59)

61 Il tesoro nascosto (giallo, p. 55)

Risveglio

62 Compleanno (rosso, p. 49)

63 S. Pasqua (rosso, p. 52)

64 Vampata d’amore (giallo, p. 46)

65 Stupore e Amore (azzurro, p. 63)

66 Il Sé e l’ego (azzurro, p. 62)

67 L’Uno (azzurro, p. 56)

68 Grazia II (azzurro, p. 69)

69 Metafora (azzurro, p. 70)

70 Richiamo (azzurro, p. 71)

71 Vivere la luce (azzurro, p. 74)

72 Dall’io al Sé III (giallo, p. 61)

73 Respiro d’anima (rosso, p. 44)

74 Africa (verde, p. 71)

75 Cuore sacro (giallo, p. 48)

76 Dall’io al Sé III (rosso, p. 53)

77 Respiro (giallo, p. 59)

78 Respiro consapevole (azzurro, p. 75)

79 Preghiera (rosso, p. 37)

80 Rivelazione (II) (azzurro, p. 77)

81 Consapevolezza (rosso, p. 45)

82 L’approdo (azzurro, p. 78)

83 Alito di Dio (azzurro, p. 73)

84 Big bang (giallo, p. 45)

85 La Scintilla Divina (giallo, p. 62)

POESIA E’ VITA

Poesia è vita

che fiorisce

anche sulle rovine

dell’io disamorato,

anche dal groviglio oscuro

dell’abisso.

Poesia

è cercare un senso

alla vita insensata

sino all’incontro

col Divino.

Angoscia

RISPETTABILITA’

Non ho ucciso, rubato, adescato:

sarei più vicina al riscatto.

Ho solo ferito anime

ho solo mortificato speranze,

ho solo negato amore

agli altri

e a me.

Sono un Caino

“rispettabile”.

CONFESSIONE

Giorno dopo giorno

con rancore inerte

sento più grave

il peso

della disfatta.

Nell’abisso del rimorso

sempre più cupo

la salvezza

è un miraggio

assurdo.

Caduta senza fine

è la vita

per me,

stirpe di Caino

mascherata da Abele.

ATTESA

Macigni di dolore

mi hanno frantumato

in gani di sabbia

inermi

al vento ignoto.

IL GIOCO DELLA VITA

Ansia

di giocare

il più bel gioco

mi indugiava

bambina

nel predisporlo.

E quando infine

il gioco

più vero

del vero

si animava,

sempre

una voce

imperiosa

mi strappava

al sogno.

“E’ tempo di cibo!”

“E’ tempo di sonno!”

Mesta

raccolgievo

i frammenti

del gioco

non giocato.

Giorno dopo giorno

nel rinviare

l’impatto col vero

ho perduto

una vita.

“E’ tempo di morte!”

E’ tardi

per giocare

il più bel gioco.

ED E’ SUBITO NOTTE

Nell’infanzia lontana

mi stupiva

il raggio di sole

che sull’ombra

del muro antico

avanza incerto

impercettibilmente,

ma senza tregua

verso la notte.

Così inavvertita

passa la vita...

Così è passata.

CUORE SPENTO

Un incendio di papaveri

palpita sul prato:

ardono gli occhi

non il cuore spento.

PRIMAVERA CITTADINA

Tra miasmi

d’asfalto rovente

arde invano

l’incenso

del biancospino fiorito.

PLENILUNIO IN CITTA’

La folle prigione tace:

sul sopore

degli uomini stanchi

di lotte assurde e vane

passa lenta la luna

con la sua luce pacata.

PARCO DI VILLA GHIGI

Nel soliterio recesso

l’ombra quieta

riempie

di tenero verde

ilsilenzio.

La luce del sole

velata da nembi di foglie

non turba

l’animo assorto:

è il rifugio sperato.

Avanza cieco

un rombo convulso

di ferraglia;

travolge zolle e radici e ombra;

anche l’ultimo

pardiso

è perduto.

GELSOMINO D’INVERNO

Dall’alto muro

vicino al cielo

il gelsomino

d’ultimo inverno

piove stille

di giallo acceso

sul cuore stinto.

1945 (III)

Il rogo immane

si è spento

in una palude d’oblio.

Mentre la terra martoriata

fuma ancora di sangue fraterno,

si sfrena l’orgia

di una pace pagana.

Tutto si dà

tutto si prende

per trenta denari.

Sulle deserte

distese di ossa

il vento pietoso

posa un tenero canto

d’arpa celeste.

RECITA QUOTIDIANA

Da sempre

impietrita dentro

recito

una presenza qualunque

sulla scena illusoria

della vita.

SENZA BANDIERA

Zattera senza bandiera

rotti gli ormeggi

vago dispersa

nell’imminente tempesta.

Svuotato dentro

attendo l’impatto

col nulla.

QUANDO, COME

Da secoli

sono scomparsa

dalla terra

senza una pietra

che mi rammenti

quando, come

son morta.

FUGIT IRREPARABILE TEMPUS

In silenzio rivivo

la fuga ossessiva

del tempo.

Ora dopo ora

dal campanile vetusto

odo i rintocchi lenti

dei tre interminabili quarti.

Tre quarti di vita

ho perduto,

un quarto ho rimpianto.

Attendo

l’ultimo rintocco

della mia non vita.

FANFARA

Passa

la fanfara

della vita

Rinchiusa

nella mia pena

cieca

non odo

le note solari

né so vibrare

coi vivi.

MADRE (I)

Madre

sei un massacro

d’Amore.

MADRE (V)

Dalla pace di Dio

discendi ancora un poco

accanto a me.

Assapora con me

il pane della terra,

il tepore del sole,

il canto delle campane,

tutto l’amore

che non ti ho dato.

Ricerca

LA MIA VITA

Una folla scomposta

di maschere urlanti dell’io

nel vuoto della volontà,

un cimitero di sogni caduti

che lanciano richiami

postumi

nella lunga

notte dell’anima.

Lontana è l’alba,

ma verrà.

PRIMAVERA

Freschezza

di verde nuovo

allieta

il verde vissuto

d’abeti e di cedri.

tra il verde più biondo

si svela

all’aria leggera

il tenue viola

del glicine.

Guizzi

di passeri incredutli

gridano

la fine del gelo.

PETTIROSSO

Il pettirosso gentile

della magnolia vicina

è scomparso

nel gelo dell’inverno.

Non vedo

gli arabeschi leggeri

dei voli tra i rami

non odo

i lieti colloqui

col sole

nel giardino amico.

Come tanti fratelli

hai lasciato

in solitudne

l’ultimo dolore

per altri voli.

FRAMMENTI D’ETERNO

Arcana luce dorata

compone volti e luoghi

che vibrano immoti,

frammenti d’eterno

sperduti nell’oggi.

PERGOLATO

Verde luce

pacata

piove dal pergolato

sui volti assorti.

Nel magico silenzio

l’animo attinge

una dimensione ignota.

MINUETTO

Una melodia tenera

di clavicembalo antico

mi strugge

d’aggraziata

melanconia.

Ogni età dell’uomo

dà il suo sigillo

all’unica

ansia

d’Assoluto.

CONFORTO DI STELLE

Armonie arcane

di costellazioni notturne

placano il furore

di una vita assurda.

A FAME, PESTE ET BELLO

LIBERA NOS DOMINE

Non dalla fame

non dalla peste

non dalla guerra,

liberami dall’ego

o Signore.

VECCHIO GABBIANO

Nel quieto crepuscolo

un vecchio gabbiano

cullato dall’onda amica

ripensa i voli

audaci nell’azzurro,

assapora l’ultimo sale

del mare,

respira stanco

l’ultimo raggio

di sole

prima del congedo.

Forse non sa

che voli più alti

l’attendono.

PIETRA O DIAMANTE?

Magma

immemore

del fuoco

primordiale

d’Amore

sotto il dolore

che preme

m’indurisco

in pietra.

Saprò

farmi

diamante?

DIES ILLA

Lo strazio vero

dell’addio alla terra

è lo sguardo lucido

e sgomento

sulle innumerevoli morti

che ci siamo date

prima dell’ultima

che ci viene donata

come misericordia.

“POVERI MORTI AFFACCENDATI”

(PIRANDELLO)

La perdita del Sacro

è la nostra disfatta.

Vuoti di vita

vaghiamo senza meta

rincorrendo il nulla.

RIALZARSI

Dal limbo dell’inerzia

ritorno nel dolore

del vivere.

Cadrò ogni giorno

e ricadrò esausta

sino alla soglia

della vera Vita.

CONFORTO DI STELLE (II)

Richiamo arcano

di stelle

conforta d’infinito

lo spasimo

quotidiano.

SILENZIO INTERIORE

L’aria delle cose

offende

il sacro silenzio

dell’anima.

ORSACCHIOTTO DI PELUCHE

Grumi di dolore antico

mi fissano

senza scampo

dalle pupille attonite

del vecchio compagno

di vita.

Sono un varco inevitabile

al passato,

rimosso dalla mente

non dal profondo.

Incauta affondo

el lungo

dolore inumano

che ha spento

gran parte di me.

Rivedo

la morte

del tenero padre

e con lui dell’infanzia,

l’agonia della guerra,

il lungo peso della malattia,

il naufragio violento

di ogno sogno:

ferite mortali

per chi ignora

il compito sacro

del dolore amico,

che guida

con mano di fuoco

alla legge divina

d’Amore.

L’onda impetuosa

del ricordo

a poco a poco

s’acqueta

in saggezza postuma,

solo velata di pena

per tanta vita perduta

nell’inferno vano

del Nulla.

AMARMI

Lungo suicidio incompiuto

è il mio passato.

Quando amerò

la parte ancora viva

di me

per donare amore

anche agli altri?

ATTESA DEL RISVEGLIO

Sono sbiaditi

i colori delle cose

spenti

gli affetti del cuore.

Dall’agonia dell’io

non è ancora nato

il Sè profondo

che preme da sempre.

Interminato

è il travaglio,

ansiosa attesa.

quando sentirò

le trombe

del risveglio?

COMPIANTO

Compianto

per la marea

di dolore umano

non accettato

e non santificato.

Compianto

per e anime ferite

dall’insolenza del male

paitito in solitudine

senza condivisione col Cristo.

Compianto

per chi getta la vita

in cose bane

che lasciano il cuore

inaridito.

Compianto

per i complici del maligno

reclusi nella palude dell’odio,

restii ad aprirsi

all’Amore del Padre.

GRIDO

Non maledico

la dolorosa vita

se dal macero

di tanta pena

si leva un grido

assetato di Cielo.

NEBBIA

Oltre l’interminabile nebbia

intravvedo lucore di stelle,

ma i sensi ottusi

non odono ancora

l’armonia delle sfere.

E’ arduo aprirsi

al Divino

dopo na vita

d’inferno.

GRAZIA

Lunga nostalgia

d’Assoluto

mi ha riarso

da sempre.

Soltanto ora

avverto,

nei rari silenzi

dell’io ossessivo,

il fluire segreto

della Grazia

sotto il groviglio di rovi

quotidiano.

SPERANZE ETERNE

Tsunami di dolore

hanno devastato

la mia terra.

Sulle rovine immani

rinascono

intrepidi germogli

di speranze eterne.

RESPIRO COSMICO

Respiro cosmico

di galassie

attira l’animo oppresso

dall’ansimare affannoso

della Terra.

ONDA D’AMORE

Dolce

la notte d’estate.

Apro

i cuore inerme

all’onda d’amore

dei tigli.

OASI SEGRETA

Lunga sete di Dio

non ancora placata

nella sorgente perenne

che dall’infanzia

sento fluire

sotto il deserto.

ZODIACO

Estrema danza

di costellazioni sacre

veglia con amore

sul cieco sonno

dei viventi

ignari

del richiamo divino

che attende ognuno

dal profondo cielo.

ATTESA (II)

Nel lungo

silenzio notturno

attendo una voce

d’Altrove.

Ancora ottuso

è l’orecchio

ancora cieca

la mente.

L’alba mi coglie

sulla soglia inviolata

di Dio.

MISTICHE ALI

Immedicabile

male

è la vita

per chi non vola

con mistiche ali

negli spazi infiniti

vibranti d’Amore.

AL TERMINE DELLA NOTTE

Senza rancore

forse con amore

scruto alle mie spalle

l’infinito dolore.

La buia distesa

a poco a poco

si anima

di fioche lanterne

che tracciano il cammino

verso la vetta di Luce

che da sempre

ci attende

dopo la notte dell’anima.

PER AMORE

Non per inerzia

non per consuetudine

non per dovere

voglio vivere

solo per Amore.

AMORE PERDUTO

L’aria intorno

è impazzita di tigli;

l’acuto profumo

fruga il rimpianto

d’un amore perduto,

gonfia il cuore stanco

di speranze ignote.

Il forte richiamo

di vita

si dissolve

nellarsura dell’estate.

Racchiudo

il breve profumo

nell’urna segreta

del cuore.

NOTTE SACRA

Nel sogno

la profonda volta

del cielo

si anima

di segni arcani.

Lente volute di danza

alludono a misteri

che il cuore sente divini.

Un’inquietudine ignota

mi avvolge

d’incantesimo sacro

che ormai

è parte di me.

FELICITA’

Felicità

è un attimo

di verde silenzioso

nel giardino antico.

Un pigolio sommesso

di passero assonato

si spegne

nel tiepido fogliame

odoroso di sole.

Lontano è l’inverno.

E’ TEMPO

E’ tempo

d’uscire

dal rifugio,

è tempo d’amare

il sacro dolore

del vivere.

DIAMANTE SEGRETO

Non ho ancora dischiuso

la scintilla di luce,

non ho scavato

nel cumulo di scorie

verso il diamante

che giace nel profondo.

Ho sempre rinviato

la “Crociata”

per liberare

la parte divina

e ricondurla

all’Uno.

PACE

Nel silenzio

del cuore

la tensione

di sempre

si allenta.

Il sangue

a poco a poco

si affranca

dall’angoscia

sorda

della mia non vita.

Nelle vene indurite

fluisce una pace ignota

in un insperato

vortice d’amore

col Tutto.

SCONFITTA DELL’EGO

Chiusa

nella mia corazza

di disperata superbia

non ho

avvertito

l’alitare segreto

dell’amore di Dio,

sempre presente

in ogni momento

della vita,

dentro di noi

e attorno a noi.

St frantumando

le ultime resistenze

dell’io luciferino:

comincio a percepire

l’energia divina

che dissolve i grumi

della mia ostinata

negatività.

L’AMORE NON DATO

Ogni giorno

può essere l’estremo;

perché negare ancora

amore ai viventi

al sole, alle stelle,

alla terra generosa,

al verde respiro dei boschi,

al volo lieve di un passero

che accetta in letizia

il suo breve destino?

GRATITUDINE

Presa nel mio fardello

l’ingratitudine

al Signore

che ci creò angelici

nella Luce

ma liberi

di ricusarla.

Per superbia

sono caduta

nel groviglio di mali

che oscura la terra.

Ma latra gratitudine

è dovuta

alla misericordia del Padre

per il sacrificio del Figlio:

la Redenzione

è un nuovo dono

per ritornare con Lui

nella Luce.

GUARIGIONE

Sentivo

come colpi ciechi

della sorte

le lunghe malatie

che hanno segnato

la mia vita.

Non ho ascoltato

l’accorato messaggio

dell’anima

soffocata

dal mio attaccamento

alla terra.

Per estinguere la colpa

non basta

il pentimento della mente

ormai grata

ai dolorosi richiami.

Con la forza del Cristo

devo trasmutare

ogni fibra

dell’anima e del corpo.

IL TESORO NASCOSTO

Ho inseguito a lungo

miraggi terreni

che lasciano dentro

un vuoto amaro.

Ho sempre ignorato

di possedere

la ricchezza più grande:

la Verità Diivina

che sulla terra

risplende unicamente

nel segreto del cuore.

Risveglio

COMPLEANNO

Dopo interminabili

angosce

che hanno sconvolto da sempre

le fibre dell’anima

e del corpo,

mi trovo ancora in vita

senza alcun diritto.

Ringrazio

la pazienza dell’Eterno

che ha atteso

tanto a lngo

il mio risveglio.

Oggi son nata

a nuova vita.

Spenderò

uel che resta

del giorno

dietro la Cometa

che traccia il camino

del ritorno al Padre.

S.PASQUA

Ho sempre addossato

alla sorte “iniqua”

i mali

che io stessa

mi sono data.

E’ facile cercare

un alibi continuo:

io sola

sono stata il mio Caino.

Ho sempre ucciso

la parte migliore

di me.

Un canto gioioso

di campane

annuncia

la Resurrezione

di Abele.

VAMPATA D’AMORE

Al termine

della lunga notte

dell’anima

miriadi di galassie

si accendono

nel cuore attonito:

una vampata d’Amore

brucia

millenni d’inerzia.

STUPORE E AMORE

Sfolgorio remoto

di Galassie

anima

il silenzio sacro

della notte.

Il cuore trema

di stupore

e di Amore.

IL SE’ E L’EGO

Di ogni dolore patito

nel corpo infermo

nel cuore lacerato

nella mente abbacinata

ho rinvenuto

infine

la causa prima.

Il Sé eterno

combatte dal profondo

senza requie

l’io mortale

che ricusa di vivere

in simbiosi con l’Uno.

L’UNO

Frantumato

sino allo spasimo

il mio Io

esausto

cerca

senza tregua

l’Uno.

GRAZIA (II)

Immersi

nella materia

non percepiamo ancora

le vibrazioni sottili

dell’energia divina

che avvolgono ognuno

in spirali di Grazia.

METAFORA

Con occhi più attenti

guardo il mare

sempre a me caro.

Non è soltanto

una distesa

di cielo liquido:

è un oceano grandioso

di energie divine.

Ogni goccia

è uguale all’altra:

in sé contiene il Tutto

ed è parte del Tutto.

E’ un’immagine sensibile

di Dio.

Tutto il creato

si rivela

metafora perenne.

RICHIAMO

La scena pagana

della terra

è ormai cenere,

il vivere

è una sequela di maschere

non più seducenti.

Nel silenzio totale delle cose

l’animo avverte

l’antico richiamo,

si scopre

atomo vivente

del Cosmo

nell’eterno presente

di Dio.

VIVERE LA LUCE

L’Io attratto dalle cose

è preda del maligno

che lo ritiene segregato

dai fraterlli e dal Padre.

Dll’abisso dell’isolamento

a fatica

sono risalita cin la mente

sino al vortice

d’Amore

che alimenta il Cosmo.

Ora mi attende

il compito

di vivere la Luce

con la carne e col sangue.

DALL’IO AL SE’ (II)

Con tardivo risveglio

dal buio

delle pulsioni ricorrenti

di morte,

dalla sete delusa

di affetti miei,

dal magma fumoso

dell’io,

risalgo lentamente

alla parte più vera

di me,

alla scintilla

del sé

che emana

senza tempo

dal Fuoco

d’Amore

divino.

RESPIRO D’ANIMA

Nella notte

trepida di stelle

respiro

il mistero del Cosmo.

Lunga nostalgia d’Assoluto

approda

alla radice:

respiro Te.

AFRICA

Aspirare

l’ombra verde

della foresta

inviolata

sotto il velario

di rami giganti

che schiudono

spiragli

d’infinito

lontano.

Godere

il fluire silente

della linfa

dentro il fogliame

turgido di sole

e nelle mie stanche vene.

Sentir pulsare lento

dal profondo

il cuore vergine

delll’Africa

e risentire

il mio.

Immergermi

nelle acque perenni

del Congo

sino al naufragio

dolce

della ragione

nella vita

arcana

del Cosmo.

CUORE SACRO

Nel silenzio

della ragione

sento pulsare

il cuore sacro

del Cosmo.

DALL’IO AL SE’ (III)

Dalla frantumazione

dell’io

disperso nelle cose,

dalla proterva solitudine

dell’io

sradicato dal Cosmo,

dall’illusoria libertà

dell’io

sempre delusa,

intravvedo infine

la Legge divina

che tutto pervade

d’Amore infinito-

Invoco la forza di scegliere

non il mio,

ma il Tuo volere:

donarsi con amore

secondo l’unica Legge

come il fiore del campo

come il sole del cielo

come il Cristo del Golgota.

E il mio sé

compiutamente libero

divinamente libero

in Te.

RESPIRO

Respiro

lo splendore del sole

respiro

la terra odorosa

respiro

il sale del mare

respiro

la notte

sacra di galassie

respiro

l’onda d’Amore

che vibra nel cosmo

respiro

Te.

RESPIRO CONSAPEVOLE

Espiro

le tossine oscure

liberandomi

dal groviglio dell’ego

e inspiro

l’energia luminosa

che alimenta il mio Sé

ed ogni cellula

con la Forza e l’Amore

del Padre.

Ogni respiro consapevole

è purficazione dall’umano

e comunione col Divino,

unica Fonte di Vita.

PREGHIERA

Dal profondo

dell’animo smarrito

grido a Te, o Signore.

Non misurare il mio abisso.

Invadi il mio vuoto

con il Tuo pieno d’Amore.

E la mia anima muta

si aprirà

al canto

della Tua gloria.

RIVELAZIONE (II)

Nell’abisso dell’io

ho scavato

oltre ogni pena umana

sino a rinvenire

dietro l’ombra del Nulla

il mistero sacro del Tutto.

Dall’Uno fluisce il molteplice

dall’Eerno spira l’effimero del tempo

dall’Infinito discendono miriadi di finiti

dall’Essere alita ogni parvenza

dall’Amore è santificato ogni dolore

dall’Inizio matura ogni fine

sino al ritorno ciclico del Tutto

nella gloria dell’Uno.

CONSAPEVOLEZZA

Non sono il corpo mortale

non la mente superba

né il groviglio del cuore:

sono una scintilla di Luce

sepolta tra le cose.

Prendo su me la crociata

di infrangere l’assurdo

che mi separa dall’Uno.

L’APPRODO

Con l’animo ormai liberpo

dalle ambizioni dell’io

riconquisterò

il Paradiso perduto

rendendo sacro ogni giorno

e ogni istante

sin all’unione mistica

con l’Uno.

ALITO DI DIO

la Creazione è incessante

come l’alito di Dio:

sempre nuove galassie

dilatano i confini del Cosmo.

Aspiro a rientrare

in questo vortice immenso

seguendo la via del Cristo

che ha dischiuso col Suo sangue

nuovo varco alla Luce.

Egli ci ha ridonato

con la Croce

l’eredità dei cieli eterni.

BIG-BANG

Nel silenzio assorto

della notte

sento vibrare in me

l’esplosione d’Amore

che diede

il Cosmo

alla Vita.

LA SCINTILLA DIVINA

Stupita ancora

della tardiva conquista,

vedo in me

la Scintilla Divina

che si dilata senza fine

e la sua essenza universale.

Percepisco

l’eterna energia d’Amore

che la pervade.

Tutto ho dischiuso

in me

e mi ritrovo

una ricchezza immensa

che io sola mi ero negata.

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La Poesia e la Pittura di Carla Marescalchi

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