Raffaelli Editore: Dall'io al sé - Trasmutare il piombo in oro - Sguardi - Conforto di Stelle -
Ho scelto e rivisto nei titoli e anche nei versi, alcune tra le poesie pubblicate e che oggi ritengo rappresentative del mio percorso interiore.
Ogni titolo rimanda alla pagina e al libro dove si trova la versione originale pubblicata, con queste indicazioni:
rosso (Dall’io al sé – Raffaelli Editore 2008)
giallo (Trasmutare il piombo in oro – Raffaelli Editore 2009)
verde (Sguardi – Raffaelli Editore 2009)
azzurro (Conforto di stelle – Raffaelli Editore 2010)
La selezione è ispirata a tre fasi:
Angoscia, Ricerca, Risveglio.
precedute da un prologo, con una “meta-poesia”
1 Poesia è vita (azzurro, p. 9)
Angoscia
2 Rispettabilità (rosso, p. 18)
3 Confessione (rosso, p. 17)
4 Attesa (rosso, p. 23)
5 Il gioco della vita (rosso, p. 25)
6 Ed è subito notte (rosso, p. 27)
7 Cuore spento (verde, p. 16)
8 Primavera cittadina (verde, p. 18)
9 Plenilunio in città (verde, p. 20)
10 Parco di Villa Ghigi (verde, p. 24)
11 Gelsomino d’inverno (verde, p. 36)
12 1945 III(azzurro, p. 15)
13 Recita quotidiana (azzurro, p. 21)
14 Senza bandiera (azzurro, p. 22)
15 Quando, come (azzurro, p. 26)
16 Fugit irreparabile tempus (azzurro, p. 31)
17 Fanfara (azzurro, p. 32)
18 Madre I(azzurro, p. 35)
19 Madre V (azzurro, p. 39)
Ricerca
20 La mia vita (rosso, p. 33)
21 Primavera (verde, p. 41)
22 Il pettirosso (verde, p. 50)
23 Frammenti d’eterno (verde, p. 15)
24 Pergolato (verde, p. 17)
25 Minuetto (rosso, p. 39)
26 Conforto di stelle (giallo, p. 28)
27 A fame, peste et bello libera nos Domine (giallo, p.23)
28 Vecchio gabbiano (verde, p. 59)
29 Pietra o diamante? (rosso, p. 36)
30 Dies illa (giallo, p. 32)
31 “Poveri morti affaccendati” (Pirandello) (giallo, p. 33)
32 Rialzarsi (azzurro, p. 48)
33 Conforto di stelle II (azzurro, p. 50)
34 Silenzio interiore (azzurro, p. 55)
35 Orsacchiotto di peluche (rosso, p. 42)
36 Amarmi (giallo, p. 31)
37 Attesa del risveglio (azzurro, p. 47)
38 Compianto (azzurro, p. 76)
39 Grido (giallo, p. 25)
40 Nebbia (giallo, p.44)
41 Grazia (rosso, p. 35)
42 Speranze eterne (azzurro, p. 67)
43 Respiro cosmico (azzurro, p. 68)
44 Onda d’amore (verde, p. 51)
45 Oasi segreta (azzurro, p. 51)
46 Zodiaco (azzurro, p. 57)
47 Attesa II(azzurro, p. 58)
48 Mistiche ali (azzurro, p. 53)
49 Al termine della notte (azzurro, p. 64)
50 Per amore (giallo, p. 50)
51 Amore perduto(verde, p. 53)
52 Notte sacra (giallo, p. 47)
53 Felicità (verde, p. 35)
54 E’ tempo (giallo, p. 52)
55 Diamante segreto (giallo, p. 53)
56 Pace (giallo, p. 51)
57 Sconfitta dell’ego (rosso, p. 32)
58 L’amore non dato (giallo, p. 57)
59 Gratitudine (giallo, p. 58)
60 Guarigione (azzurro, p. 59)
61 Il tesoro nascosto (giallo, p. 55)
Risveglio
62 Compleanno (rosso, p. 49)
63 S. Pasqua (rosso, p. 52)
64 Vampata d’amore (giallo, p. 46)
65 Stupore e Amore (azzurro, p. 63)
66 Il Sé e l’ego (azzurro, p. 62)
67 L’Uno (azzurro, p. 56)
68 Grazia II (azzurro, p. 69)
69 Metafora (azzurro, p. 70)
70 Richiamo (azzurro, p. 71)
71 Vivere la luce (azzurro, p. 74)
72 Dall’io al Sé III (giallo, p. 61)
73 Respiro d’anima (rosso, p. 44)
74 Africa (verde, p. 71)
75 Cuore sacro (giallo, p. 48)
76 Dall’io al Sé III (rosso, p. 53)
77 Respiro (giallo, p. 59)
78 Respiro consapevole (azzurro, p. 75)
79 Preghiera (rosso, p. 37)
80 Rivelazione (II) (azzurro, p. 77)
81 Consapevolezza (rosso, p. 45)
82 L’approdo (azzurro, p. 78)
83 Alito di Dio (azzurro, p. 73)
84 Big bang (giallo, p. 45)
85 La Scintilla Divina (giallo, p. 62)
POESIA E’ VITA
Poesia è vita
che fiorisce
anche sulle rovine
dell’io disamorato,
anche dal groviglio oscuro
dell’abisso.
Poesia
è cercare un senso
alla vita insensata
sino all’incontro
col Divino.
Angoscia
RISPETTABILITA’
Non ho ucciso, rubato, adescato:
sarei più vicina al riscatto.
Ho solo ferito anime
ho solo mortificato speranze,
ho solo negato amore
agli altri
e a me.
Sono un Caino
“rispettabile”.
CONFESSIONE
Giorno dopo giorno
con rancore inerte
sento più grave
il peso
della disfatta.
Nell’abisso del rimorso
sempre più cupo
la salvezza
è un miraggio
assurdo.
Caduta senza fine
è la vita
per me,
stirpe di Caino
mascherata da Abele.
ATTESA
Macigni di dolore
mi hanno frantumato
in gani di sabbia
inermi
al vento ignoto.
IL GIOCO DELLA VITA
Ansia
di giocare
il più bel gioco
mi indugiava
bambina
nel predisporlo.
E quando infine
il gioco
più vero
del vero
si animava,
sempre
una voce
imperiosa
mi strappava
al sogno.
“E’ tempo di cibo!”
“E’ tempo di sonno!”
Mesta
raccolgievo
i frammenti
del gioco
non giocato.
Giorno dopo giorno
nel rinviare
l’impatto col vero
ho perduto
una vita.
“E’ tempo di morte!”
E’ tardi
per giocare
il più bel gioco.
ED E’ SUBITO NOTTE
Nell’infanzia lontana
mi stupiva
il raggio di sole
che sull’ombra
del muro antico
avanza incerto
impercettibilmente,
ma senza tregua
verso la notte.
Così inavvertita
passa la vita...
Così è passata.
CUORE SPENTO
Un incendio di papaveri
palpita sul prato:
ardono gli occhi
non il cuore spento.
PRIMAVERA CITTADINA
Tra miasmi
d’asfalto rovente
arde invano
l’incenso
del biancospino fiorito.
PLENILUNIO IN CITTA’
La folle prigione tace:
sul sopore
degli uomini stanchi
di lotte assurde e vane
passa lenta la luna
con la sua luce pacata.
PARCO DI VILLA GHIGI
Nel soliterio recesso
l’ombra quieta
riempie
di tenero verde
ilsilenzio.
La luce del sole
velata da nembi di foglie
non turba
l’animo assorto:
è il rifugio sperato.
Avanza cieco
un rombo convulso
di ferraglia;
travolge zolle e radici e ombra;
anche l’ultimo
pardiso
è perduto.
GELSOMINO D’INVERNO
Dall’alto muro
vicino al cielo
il gelsomino
d’ultimo inverno
piove stille
di giallo acceso
sul cuore stinto.
1945 (III)
Il rogo immane
si è spento
in una palude d’oblio.
Mentre la terra martoriata
fuma ancora di sangue fraterno,
si sfrena l’orgia
di una pace pagana.
Tutto si dà
tutto si prende
per trenta denari.
Sulle deserte
distese di ossa
il vento pietoso
posa un tenero canto
d’arpa celeste.
RECITA QUOTIDIANA
Da sempre
impietrita dentro
recito
una presenza qualunque
sulla scena illusoria
della vita.
SENZA BANDIERA
Zattera senza bandiera
rotti gli ormeggi
vago dispersa
nell’imminente tempesta.
Svuotato dentro
attendo l’impatto
col nulla.
QUANDO, COME
Da secoli
sono scomparsa
dalla terra
senza una pietra
che mi rammenti
quando, come
son morta.
FUGIT IRREPARABILE TEMPUS
In silenzio rivivo
la fuga ossessiva
del tempo.
Ora dopo ora
dal campanile vetusto
odo i rintocchi lenti
dei tre interminabili quarti.
Tre quarti di vita
ho perduto,
un quarto ho rimpianto.
Attendo
l’ultimo rintocco
della mia non vita.
FANFARA
Passa
la fanfara
della vita
Rinchiusa
nella mia pena
cieca
non odo
le note solari
né so vibrare
coi vivi.
MADRE (I)
Madre
sei un massacro
d’Amore.
MADRE (V)
Dalla pace di Dio
discendi ancora un poco
accanto a me.
Assapora con me
il pane della terra,
il tepore del sole,
il canto delle campane,
tutto l’amore
che non ti ho dato.
Ricerca
LA MIA VITA
Una folla scomposta
di maschere urlanti dell’io
nel vuoto della volontà,
un cimitero di sogni caduti
che lanciano richiami
postumi
nella lunga
notte dell’anima.
Lontana è l’alba,
ma verrà.
PRIMAVERA
Freschezza
di verde nuovo
allieta
il verde vissuto
d’abeti e di cedri.
tra il verde più biondo
si svela
all’aria leggera
il tenue viola
del glicine.
Guizzi
di passeri incredutli
gridano
la fine del gelo.
PETTIROSSO
Il pettirosso gentile
della magnolia vicina
è scomparso
nel gelo dell’inverno.
Non vedo
gli arabeschi leggeri
dei voli tra i rami
non odo
i lieti colloqui
col sole
nel giardino amico.
Come tanti fratelli
hai lasciato
in solitudne
l’ultimo dolore
per altri voli.
FRAMMENTI D’ETERNO
Arcana luce dorata
compone volti e luoghi
che vibrano immoti,
frammenti d’eterno
sperduti nell’oggi.
PERGOLATO
Verde luce
pacata
piove dal pergolato
sui volti assorti.
Nel magico silenzio
l’animo attinge
una dimensione ignota.
MINUETTO
Una melodia tenera
di clavicembalo antico
mi strugge
d’aggraziata
melanconia.
Ogni età dell’uomo
dà il suo sigillo
all’unica
ansia
d’Assoluto.
CONFORTO DI STELLE
Armonie arcane
di costellazioni notturne
placano il furore
di una vita assurda.
A FAME, PESTE ET BELLO
LIBERA NOS DOMINE
Non dalla fame
non dalla peste
non dalla guerra,
liberami dall’ego
o Signore.
VECCHIO GABBIANO
Nel quieto crepuscolo
un vecchio gabbiano
cullato dall’onda amica
ripensa i voli
audaci nell’azzurro,
assapora l’ultimo sale
del mare,
respira stanco
l’ultimo raggio
di sole
prima del congedo.
Forse non sa
che voli più alti
l’attendono.
PIETRA O DIAMANTE?
Magma
immemore
del fuoco
primordiale
d’Amore
sotto il dolore
che preme
m’indurisco
in pietra.
Saprò
farmi
diamante?
DIES ILLA
Lo strazio vero
dell’addio alla terra
è lo sguardo lucido
e sgomento
sulle innumerevoli morti
che ci siamo date
prima dell’ultima
che ci viene donata
come misericordia.
“POVERI MORTI AFFACCENDATI”
(PIRANDELLO)
La perdita del Sacro
è la nostra disfatta.
Vuoti di vita
vaghiamo senza meta
rincorrendo il nulla.
RIALZARSI
Dal limbo dell’inerzia
ritorno nel dolore
del vivere.
Cadrò ogni giorno
e ricadrò esausta
sino alla soglia
della vera Vita.
CONFORTO DI STELLE (II)
Richiamo arcano
di stelle
conforta d’infinito
lo spasimo
quotidiano.
SILENZIO INTERIORE
L’aria delle cose
offende
il sacro silenzio
dell’anima.
ORSACCHIOTTO DI PELUCHE
Grumi di dolore antico
mi fissano
senza scampo
dalle pupille attonite
del vecchio compagno
di vita.
Sono un varco inevitabile
al passato,
rimosso dalla mente
non dal profondo.
Incauta affondo
el lungo
dolore inumano
che ha spento
gran parte di me.
Rivedo
la morte
del tenero padre
e con lui dell’infanzia,
l’agonia della guerra,
il lungo peso della malattia,
il naufragio violento
di ogno sogno:
ferite mortali
per chi ignora
il compito sacro
del dolore amico,
che guida
con mano di fuoco
alla legge divina
d’Amore.
L’onda impetuosa
del ricordo
a poco a poco
s’acqueta
in saggezza postuma,
solo velata di pena
per tanta vita perduta
nell’inferno vano
del Nulla.
AMARMI
Lungo suicidio incompiuto
è il mio passato.
Quando amerò
la parte ancora viva
di me
per donare amore
anche agli altri?
ATTESA DEL RISVEGLIO
Sono sbiaditi
i colori delle cose
spenti
gli affetti del cuore.
Dall’agonia dell’io
non è ancora nato
il Sè profondo
che preme da sempre.
Interminato
è il travaglio,
ansiosa attesa.
quando sentirò
le trombe
del risveglio?
COMPIANTO
Compianto
per la marea
di dolore umano
non accettato
e non santificato.
Compianto
per e anime ferite
dall’insolenza del male
paitito in solitudine
senza condivisione col Cristo.
Compianto
per chi getta la vita
in cose bane
che lasciano il cuore
inaridito.
Compianto
per i complici del maligno
reclusi nella palude dell’odio,
restii ad aprirsi
all’Amore del Padre.
GRIDO
Non maledico
la dolorosa vita
se dal macero
di tanta pena
si leva un grido
assetato di Cielo.
NEBBIA
Oltre l’interminabile nebbia
intravvedo lucore di stelle,
ma i sensi ottusi
non odono ancora
l’armonia delle sfere.
E’ arduo aprirsi
al Divino
dopo na vita
d’inferno.
GRAZIA
Lunga nostalgia
d’Assoluto
mi ha riarso
da sempre.
Soltanto ora
avverto,
nei rari silenzi
dell’io ossessivo,
il fluire segreto
della Grazia
sotto il groviglio di rovi
quotidiano.
SPERANZE ETERNE
Tsunami di dolore
hanno devastato
la mia terra.
Sulle rovine immani
rinascono
intrepidi germogli
di speranze eterne.
RESPIRO COSMICO
Respiro cosmico
di galassie
attira l’animo oppresso
dall’ansimare affannoso
della Terra.
ONDA D’AMORE
Dolce
la notte d’estate.
Apro
i cuore inerme
all’onda d’amore
dei tigli.
OASI SEGRETA
Lunga sete di Dio
non ancora placata
nella sorgente perenne
che dall’infanzia
sento fluire
sotto il deserto.
ZODIACO
Estrema danza
di costellazioni sacre
veglia con amore
sul cieco sonno
dei viventi
ignari
del richiamo divino
che attende ognuno
dal profondo cielo.
ATTESA (II)
Nel lungo
silenzio notturno
attendo una voce
d’Altrove.
Ancora ottuso
è l’orecchio
ancora cieca
la mente.
L’alba mi coglie
sulla soglia inviolata
di Dio.
MISTICHE ALI
Immedicabile
male
è la vita
per chi non vola
con mistiche ali
negli spazi infiniti
vibranti d’Amore.
AL TERMINE DELLA NOTTE
Senza rancore
forse con amore
scruto alle mie spalle
l’infinito dolore.
La buia distesa
a poco a poco
si anima
di fioche lanterne
che tracciano il cammino
verso la vetta di Luce
che da sempre
ci attende
dopo la notte dell’anima.
PER AMORE
Non per inerzia
non per consuetudine
non per dovere
voglio vivere
solo per Amore.
AMORE PERDUTO
L’aria intorno
è impazzita di tigli;
l’acuto profumo
fruga il rimpianto
d’un amore perduto,
gonfia il cuore stanco
di speranze ignote.
Il forte richiamo
di vita
si dissolve
nellarsura dell’estate.
Racchiudo
il breve profumo
nell’urna segreta
del cuore.
NOTTE SACRA
Nel sogno
la profonda volta
del cielo
si anima
di segni arcani.
Lente volute di danza
alludono a misteri
che il cuore sente divini.
Un’inquietudine ignota
mi avvolge
d’incantesimo sacro
che ormai
è parte di me.
FELICITA’
Felicità
è un attimo
di verde silenzioso
nel giardino antico.
Un pigolio sommesso
di passero assonato
si spegne
nel tiepido fogliame
odoroso di sole.
Lontano è l’inverno.
E’ TEMPO
E’ tempo
d’uscire
dal rifugio,
è tempo d’amare
il sacro dolore
del vivere.
DIAMANTE SEGRETO
Non ho ancora dischiuso
la scintilla di luce,
non ho scavato
nel cumulo di scorie
verso il diamante
che giace nel profondo.
Ho sempre rinviato
la “Crociata”
per liberare
la parte divina
e ricondurla
all’Uno.
PACE
Nel silenzio
del cuore
la tensione
di sempre
si allenta.
Il sangue
a poco a poco
si affranca
dall’angoscia
sorda
della mia non vita.
Nelle vene indurite
fluisce una pace ignota
in un insperato
vortice d’amore
col Tutto.
SCONFITTA DELL’EGO
Chiusa
nella mia corazza
di disperata superbia
non ho
avvertito
l’alitare segreto
dell’amore di Dio,
sempre presente
in ogni momento
della vita,
dentro di noi
e attorno a noi.
St frantumando
le ultime resistenze
dell’io luciferino:
comincio a percepire
l’energia divina
che dissolve i grumi
della mia ostinata
negatività.
L’AMORE NON DATO
Ogni giorno
può essere l’estremo;
perché negare ancora
amore ai viventi
al sole, alle stelle,
alla terra generosa,
al verde respiro dei boschi,
al volo lieve di un passero
che accetta in letizia
il suo breve destino?
GRATITUDINE
Presa nel mio fardello
l’ingratitudine
al Signore
che ci creò angelici
nella Luce
ma liberi
di ricusarla.
Per superbia
sono caduta
nel groviglio di mali
che oscura la terra.
Ma latra gratitudine
è dovuta
alla misericordia del Padre
per il sacrificio del Figlio:
la Redenzione
è un nuovo dono
per ritornare con Lui
nella Luce.
GUARIGIONE
Sentivo
come colpi ciechi
della sorte
le lunghe malatie
che hanno segnato
la mia vita.
Non ho ascoltato
l’accorato messaggio
dell’anima
soffocata
dal mio attaccamento
alla terra.
Per estinguere la colpa
non basta
il pentimento della mente
ormai grata
ai dolorosi richiami.
Con la forza del Cristo
devo trasmutare
ogni fibra
dell’anima e del corpo.
IL TESORO NASCOSTO
Ho inseguito a lungo
miraggi terreni
che lasciano dentro
un vuoto amaro.
Ho sempre ignorato
di possedere
la ricchezza più grande:
la Verità Diivina
che sulla terra
risplende unicamente
nel segreto del cuore.
Risveglio
COMPLEANNO
Dopo interminabili
angosce
che hanno sconvolto da sempre
le fibre dell’anima
e del corpo,
mi trovo ancora in vita
senza alcun diritto.
Ringrazio
la pazienza dell’Eterno
che ha atteso
tanto a lngo
il mio risveglio.
Oggi son nata
a nuova vita.
Spenderò
uel che resta
del giorno
dietro la Cometa
che traccia il camino
del ritorno al Padre.
S.PASQUA
Ho sempre addossato
alla sorte “iniqua”
i mali
che io stessa
mi sono data.
E’ facile cercare
un alibi continuo:
io sola
sono stata il mio Caino.
Ho sempre ucciso
la parte migliore
di me.
Un canto gioioso
di campane
annuncia
la Resurrezione
di Abele.
VAMPATA D’AMORE
Al termine
della lunga notte
dell’anima
miriadi di galassie
si accendono
nel cuore attonito:
una vampata d’Amore
brucia
millenni d’inerzia.
STUPORE E AMORE
Sfolgorio remoto
di Galassie
anima
il silenzio sacro
della notte.
Il cuore trema
di stupore
e di Amore.
IL SE’ E L’EGO
Di ogni dolore patito
nel corpo infermo
nel cuore lacerato
nella mente abbacinata
ho rinvenuto
infine
la causa prima.
Il Sé eterno
combatte dal profondo
senza requie
l’io mortale
che ricusa di vivere
in simbiosi con l’Uno.
L’UNO
Frantumato
sino allo spasimo
il mio Io
esausto
cerca
senza tregua
l’Uno.
GRAZIA (II)
Immersi
nella materia
non percepiamo ancora
le vibrazioni sottili
dell’energia divina
che avvolgono ognuno
in spirali di Grazia.
METAFORA
Con occhi più attenti
guardo il mare
sempre a me caro.
Non è soltanto
una distesa
di cielo liquido:
è un oceano grandioso
di energie divine.
Ogni goccia
è uguale all’altra:
in sé contiene il Tutto
ed è parte del Tutto.
E’ un’immagine sensibile
di Dio.
Tutto il creato
si rivela
metafora perenne.
RICHIAMO
La scena pagana
della terra
è ormai cenere,
il vivere
è una sequela di maschere
non più seducenti.
Nel silenzio totale delle cose
l’animo avverte
l’antico richiamo,
si scopre
atomo vivente
del Cosmo
nell’eterno presente
di Dio.
VIVERE LA LUCE
L’Io attratto dalle cose
è preda del maligno
che lo ritiene segregato
dai fraterlli e dal Padre.
Dll’abisso dell’isolamento
a fatica
sono risalita cin la mente
sino al vortice
d’Amore
che alimenta il Cosmo.
Ora mi attende
il compito
di vivere la Luce
con la carne e col sangue.
DALL’IO AL SE’ (II)
Con tardivo risveglio
dal buio
delle pulsioni ricorrenti
di morte,
dalla sete delusa
di affetti miei,
dal magma fumoso
dell’io,
risalgo lentamente
alla parte più vera
di me,
alla scintilla
del sé
che emana
senza tempo
dal Fuoco
d’Amore
divino.
RESPIRO D’ANIMA
Nella notte
trepida di stelle
respiro
il mistero del Cosmo.
Lunga nostalgia d’Assoluto
approda
alla radice:
respiro Te.
AFRICA
Aspirare
l’ombra verde
della foresta
inviolata
sotto il velario
di rami giganti
che schiudono
spiragli
d’infinito
lontano.
Godere
il fluire silente
della linfa
dentro il fogliame
turgido di sole
e nelle mie stanche vene.
Sentir pulsare lento
dal profondo
il cuore vergine
delll’Africa
e risentire
il mio.
Immergermi
nelle acque perenni
del Congo
sino al naufragio
dolce
della ragione
nella vita
arcana
del Cosmo.
CUORE SACRO
Nel silenzio
della ragione
sento pulsare
il cuore sacro
del Cosmo.
DALL’IO AL SE’ (III)
Dalla frantumazione
dell’io
disperso nelle cose,
dalla proterva solitudine
dell’io
sradicato dal Cosmo,
dall’illusoria libertà
dell’io
sempre delusa,
intravvedo infine
la Legge divina
che tutto pervade
d’Amore infinito-
Invoco la forza di scegliere
non il mio,
ma il Tuo volere:
donarsi con amore
secondo l’unica Legge
come il fiore del campo
come il sole del cielo
come il Cristo del Golgota.
E il mio sé
compiutamente libero
divinamente libero
in Te.
RESPIRO
Respiro
lo splendore del sole
respiro
la terra odorosa
respiro
il sale del mare
respiro
la notte
sacra di galassie
respiro
l’onda d’Amore
che vibra nel cosmo
respiro
Te.
RESPIRO CONSAPEVOLE
Espiro
le tossine oscure
liberandomi
dal groviglio dell’ego
e inspiro
l’energia luminosa
che alimenta il mio Sé
ed ogni cellula
con la Forza e l’Amore
del Padre.
Ogni respiro consapevole
è purficazione dall’umano
e comunione col Divino,
unica Fonte di Vita.
PREGHIERA
Dal profondo
dell’animo smarrito
grido a Te, o Signore.
Non misurare il mio abisso.
Invadi il mio vuoto
con il Tuo pieno d’Amore.
E la mia anima muta
si aprirà
al canto
della Tua gloria.
RIVELAZIONE (II)
Nell’abisso dell’io
ho scavato
oltre ogni pena umana
sino a rinvenire
dietro l’ombra del Nulla
il mistero sacro del Tutto.
Dall’Uno fluisce il molteplice
dall’Eerno spira l’effimero del tempo
dall’Infinito discendono miriadi di finiti
dall’Essere alita ogni parvenza
dall’Amore è santificato ogni dolore
dall’Inizio matura ogni fine
sino al ritorno ciclico del Tutto
nella gloria dell’Uno.
CONSAPEVOLEZZA
Non sono il corpo mortale
non la mente superba
né il groviglio del cuore:
sono una scintilla di Luce
sepolta tra le cose.
Prendo su me la crociata
di infrangere l’assurdo
che mi separa dall’Uno.
L’APPRODO
Con l’animo ormai liberpo
dalle ambizioni dell’io
riconquisterò
il Paradiso perduto
rendendo sacro ogni giorno
e ogni istante
sin all’unione mistica
con l’Uno.
ALITO DI DIO
la Creazione è incessante
come l’alito di Dio:
sempre nuove galassie
dilatano i confini del Cosmo.
Aspiro a rientrare
in questo vortice immenso
seguendo la via del Cristo
che ha dischiuso col Suo sangue
nuovo varco alla Luce.
Egli ci ha ridonato
con la Croce
l’eredità dei cieli eterni.
BIG-BANG
Nel silenzio assorto
della notte
sento vibrare in me
l’esplosione d’Amore
che diede
il Cosmo
alla Vita.
LA SCINTILLA DIVINA
Stupita ancora
della tardiva conquista,
vedo in me
la Scintilla Divina
che si dilata senza fine
e la sua essenza universale.
Percepisco
l’eterna energia d’Amore
che la pervade.
Tutto ho dischiuso
in me
e mi ritrovo
una ricchezza immensa
che io sola mi ero negata.
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Raffaelli Editore: Dall'io al sé - Trasmutare il piombo in oro - Sguardi - Conforto di Stelle -
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